I dispositivi di uso comune, come gli assistenti virtuali e i traduttori automatici, sono basati sulla possibilità di utilizzare e produrre lingua in maniera automatica. La scienza chiave nello sviluppo di tali tecnologie è la linguistica computazionale.
La comprensione del funzionamento e dei limiti delle tecnologie linguistiche costituisce, infatti, la base per una maggiore consapevolezza nel loro uso ormai quotidiano, ricordandoci che noi umani siamo non soltanto i destinatari ma, creando i dati linguistici, anche i protagonisti del processo di sviluppo delle tecnologie.
Elisabetta Fersini è attualmente Professore Associato presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca. La sua ricerca si concentra principalmente sull'apprendimento automatico e sull'elaborazione del linguaggio naturale, con interessi specifici nel rilevamento dei discorsi dell'odio. È coautrice di più di 70 pubblicazioni e ha lavorato come revisore nelle principali riviste e conferenze relative alla linguistica computazionale. È stata una co-organizzatrice di diverse challenge internazionali relative all'identificazione della misoginia online.