In questi ultimi tempi, l'Unione Europea si è profusa in dichiarazioni sulla necessità di essere pronti alla guerra. Lo hanno lasciato intuire le parole di Josep Borrell, il suo rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza “ Tutti, me compreso, preferiscono sempre il burro ai cannoni, ma senza cannoni adeguati potrebbero presto ritrovarci anche senza burro”, aggiungendo il vecchio adagio latino "Si vis pacem para bellum".
Anche la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alla plenaria del Parlamento sul rafforzamento della difesa europea in un panorama geopolitico instabile esordiva ricordando come "Negli ultimi anni molte illusioni europee sono andate in frantumi. L'illusione che la pace sia permanente. L'illusione che l'Europa da sola stesse facendo abbastanza in materia di sicurezza. Guardandoci intorno è chiaro che non c'è più spazio per altre illusioni. Stiamo vedendo la potenza e i pericoli di una crescente e inquietante legge di autoritari. L'Europa deve svegliarsi e aggiungerei: urgentemente. Sappiamo tutti che qui c'è molto in gioco: la nostra libertà e la nostra prosperità. Dobbiamo iniziare a comportarci di conseguenza. Abbiamo fatto grandi passi avanti nell'accrescere le nostre capacità industriali e produttive nel settore della difesa. Ma c'è molto altro da fare. Dobbiamo muoverci velocemente. La minaccia di guerra potrebbe non essere imminente, ma non è impossibile."
Danilo Taino si focalizzerà sulle evoluzioni recenti della guerra in Ucraina: le minacce di Putin in generale e quelle nucleari (fino a che punto è retorica di propaganda); i rischi di attenzione e di interferenze in Europa da parte di Mosca, anche in vista delle elezioni europee; il viaggio di Xi Jinping a Parigi, Belgrado e Budapest, inteso non solo a dividere l'Europa (sul commercio e sulla guerra in Ucraina) ma anche a cercare di creare frizioni nella relazione transatlantica e nella Nato.
Farà qualche cenno su come per l'Occidente i problemi stiano aumentando anche a Oriente, a causa delle onde alte che sta facendo la guerra di Gaza, con gli Houthi che ormai minacciano buona parte della navigazione nell'Oceano Indiano, fino quasi al Capo di Buona Speranza, e con Americani, Britannici ed Europei che non sembrano in grado di fermarli. Situazione che favorisce Pechino un po' in tutta l'Asia, dal momento che Washington sembra debole.
Danilo Taino si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano nel 1979. Frequenta la Scuola dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti dal 1981 al 1983. Redattore del quotidiano Reporter nel 1985. Redattore del Mondo Economico (settimanale del gruppo Sole24 Ore) dal 1986 al 1989.
Dal 1989 a oggi al Corriere della Sera: dall'89 al '92 a Londra; dal '92 al '97 alla Relazione Economica, Milano; dal '97 al 2002 responsabile dell'inserto Corriere Economia; dal 2003 al 2007 inviato speciale di Economia e Politica Internazionale; dal 2007 al 2017 Corrispondente da Berlino ed Editorialista; dall'inizio del 2018 Inviato Speciale, Statistics Editor e Opinionista.
Premio Saint-Vincent per il giornalismo economico nel 1999.
Dal 1989 a oggi al Corriere della Sera: dall'89 al '92 a Londra; dal '92 al '97 alla Relazione Economica, Milano; dal '97 al 2002 responsabile dell'inserto Corriere Economia; dal 2003 al 2007 inviato speciale di Economia e Politica Internazionale; dal 2007 al 2017 Corrispondente da Berlino ed Editorialista; dall'inizio del 2018 Inviato Speciale, Statistics Editor e Opinionista.
Premio Saint-Vincent per il giornalismo economico nel 1999.
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In tale occasione si invita a segnalare la presenza di allergie o intolleranze alimentari.
Il costo per gli ospiti è di 70 €a persona.
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